Chi pensava che il gioco d’azzardo fosse l’ “ultima spiaggia” dell’italiano disperato per non riuscire ad arrivare a fine mese rimarrà molto deluso dai dati relativi al 2013. I primi segnali della crisi del gioco d’azzardo sono arrivati e quest’anno ha fatto segnalare un -4% sulla raccolta generale: i giochi “meno giocati” sono stati quelli più popolari come il SuperEnalotto, il Bingo e le slot machine, ma terrestri.
Le risorse che sono state impiegate nel gioco nell’anno ancora in corso si attesta intorno agli 85 miliardi, due miliardi in meno del 2012 e sono circa 69 i miliardi di euro che sono stati distribuito sotto forma di vincite. Anche le entrate per il nostro Erario, quindi, sono diminuite e la percentuale si attesta su un -2,5%.
Senza dubbio i giocatori a causa della crisi che percorre la nostra bella Penisola hanno “rischiato meno” ed hanno ridotto le spese non essenziali, ma bisogna anche dire che il “mercato nero” del gioco non conosce crisi, è più allettante di quello legale e sopratutto meno complicato e pieno di offerte.
L’unico gioco legale che ha avuto successo quest’anno è il Gioco del Lotto, nella sua versione più moderna ed istantanea, ed ha raccolto da solo più di 6miliardi. Il gioco online invece non ha avuto crisi e quest’anno rispecchia il “fatturato” del 2012, circa 550 milioni di euro. Una frenata bruschissima l’ha avuta il settore delle slot machine, le “famigerate macchinette” additate e demonizzate da buona parte dell’opinione pubblica, che sono scese dell’8% rispetto al 2012.