Chi pensa che il gioco d’azzardo sia in crescita in maniera “smodata” sbaglia: sì è un divertimento che cattura l’interesse di tanti utenti, è entrato a far parte del quotidiano di molti, ma come tutto il resto è un divertimento che, sopratutto sulle spiagge, non è certamente in crescita almeno per quanto concerne il comparto terrestre, mentre per quanto riguarda l’online… è un altro discorso.
L’estate della Riviera del Veneto e della Costa romagnola non si “scalda per le sale da gioco” ed il bilancio è con segno meno rispetto allo stesso periodo del 2013: il calo degli incassi è del 15% secondo rilevazioni dell’Associazione Nazionale Sapar che raccoglie circa 1.500 unità tra gestori, produttori e rivenditori di apparecchi da intrattenimento sparsi lungo tutto il nostro territorio.
Cause maggiori di questo sensibile calo sono il maltempo che ha perdurato più del dovuto, diminuzione del tempo di soggiorno delle famiglie, problemi irrisolti della categoria, momento economico “non felice. La riviera veneta sino al 10 giugno scorso erano in linea con i dati del 2013, invece successivamente si è affacciato un calo degli incassi dei centri balneari per i quali fronteggiare i costi fissi è sempre più dura.
Gli esercenti puntano “tutto” sul periodo estivo e ad oggi il lavoro “proficuo” si svolge solo nei weekend e non nell’intera settimana. Il che significa che le famiglie preferiscono soggiorni che durano un fine settimana piuttosto ai tradizionali sei o sette giorni di “ferie”. E’ dura… molto dura per tutti quanti.