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feb 01

L’applicazione del decreto balduzzi sul gioco d’azzardo

Il CNU (Consiglio Nazionale Utenti), con una nota, ha ricordato al Governo l’impegno di rendere più incisiva l’azione di contrasto al gioco d’azzardo patologico e al fine di garantire livelli essenziali di assistenza, prevenzione, cura e riabilitazione alle persone affette da ludopatia. In particolare, ribadisce ancora con forza  il CNU, il Governo si era impegnato a garantire la massima tutela ai minori e alle persone vulnerabili, ad informare sui rischi del gioco, a vietare la pubblicità dei giochi d’azzardo sui mezzi di comunicazione e informazione e ad elevare, in coerenza con la normativa Ue, i controlli sui concessionari.

Il CNU  ha assolutamente ragione a sollecitare il Governo ai suoi adempimenti: purtroppo troppi impegni a parole il nostro Esecutivo si prende e poi non fa seguire con i fatti ciò che promette. Ormai sono due anni che si disquisisce sulla ristrutturazione del mondo del gioco che è quasi in ginocchio e rischia veramente di soccombere in attesa che qualcuno dei nostri politici “metta la testa” in queste problematiche.

Il CNU che tutela gli utenti ha anch’esso il diritto di richiedere la tutela dei consumatori e giocatori che è quello che vorremmo tutti e che sarebbe anche la fine della “messa al bando” del gioco dal sociale ma la sua introduzione ed il suo contatto CON il sociale al quale può senz’altro portare molte cose positive tra le quali il divertimento prima, e solo divertimento, e l’impiego di risorse finanziarie ed umane che darebbero un “piccolo” contributo alla situazione economica che siamo costretti a vivere in questo particolare momento storico.