Le decisioni relative al rilancio dell’ippodromo Caprilli di Livorno sono ancora da prendere e l’interrogativo se verrà affidato alla Società Alfea è ancora aperto e senza risposta: tutto tace per il momento, sia da parte del Comune che da parte della Società che gestisce l’ippodromo.
Il rilancio potrebbe essere realizzato da una nuova società no profit e il Presidente del Coordinamento degli Ippodromi asserisce che fra venti giorni a Livorno si voterà e quindi vorrebbe sottoporre alla nuova amministrazione il progetto del rilancio appunto del Caprilli.
L’ippodromo era gestito da una società partecipata dal Comune che nel 2010 ha assunto il cento per cento della proprietà decidendo poi di metterla in liquidazione e quindi la soluzione, secondo Attilio D’Alesio, è ripartire da questa situazione.
In linea con quanto già fatto in altri ippodromi nazionali come Montecatini, Firenze, Milano l’ippodromo viene liberato dalla presenza di cavalli ed operatori, viene ripresa la gestione dei bar e ristoranti e viene mantenuta la presenza dell’agenzia ippica.
Viene definito un nuovo calendario che prevede 32 giornate distribuite opportunamente in luglio, agosto, settembre ed ottobre, tutto il personale viene assunto e viene definito con accordo aziendale un contratto di solidarietà e vii sarà la piena disponibilità del personale a coprire i turni con i servizi necessari, corse comprese.
Si potrebbero anche considerare eventi culturali e musicali. Questo è il progetto e la verifica verrà effettuata tra un anno: la città di Livorno non può perdere l’ippodromo Caprilli con la sua tradizione nata dal 1894…. il rilancio deve andare avanti.