Non vi è dubbio alcuno che le varie “restrizioni amministrative” volute nei confronti del gioco lecito -a sicuro vantaggio del gioco illegale- abbiano costretto aziende del mondo-gioco a chiudere ed “auto-eliminarsi” dal mercato: troppe norme ed orpelli per le aperture di nuove attività e veramente troppe “ristrettezze operative” che non danno la possibilità a chi crede nell’attività del gioco d’azzardo di proseguire.
Ora, qualora non fosse stato fatto abbastanza, anche il parere della Commissione Affari sociali della Camera sul DL esercizi commerciali che prevede una limitazione nei giorni festivi all’apertura dei locali che offrono gioco. Sembra “veramente buffo” credere che il nostro Esecutivo voglia risollevare le sorti degli esercizi commerciali… dando la possibilità di stare aperti nei giorni festivi solo a quei bar dove esiste un centro di raccolta internazionale di puntate sportive, un totem, un tablet per l’azzardo online, un torneo di poker mentre gli esercizi che hanno slot legali… devono chiudere. Se non è discriminazione questa!
La realtà è che si vorrebbero far sparire le “slot legali e lecite” ma non si ha neppure il coraggio di abolirne “l’esistenza” in modo chiaro ed espresso, ma solo con talune “sevizie legislative” di Parlamentari che danno battaglia al gioco lecito che loro stessi hanno contribuito a creare e mettere “sul mercato”: una delle incongruenze più chiare di questi ultimi tempi, peccato che a farne le spese siano tante “aziendine” del settore che hanno creduto ed investito “profumatamente” nelle loro imprese.