Non è che fino ad ora l’Umbria sia stata “immobile” per quanto riguarda iniziative per contrastare il gioco d’azzardo: tutte le regioni hanno fatto piccoli o grandi passi in questa direzione perchè i vari territori sono stati “intaccati” dal fenomeno del gioco d’azzardo e qualche volta sono stati anche sorpresi dal suo espandersi a macchia d’olio ed anche il “mondo illegale” ha fatto la sua parte.
In mancanza di “prese di posizione” dirette da parte del Governo a livello nazionale c’è stato “spazio” per attività illegali che, probabilmente, sono quelle che hanno fatto più danni.
Quindi, la Regione Umbria, ha istituito in seno alla Commissione Sanità una sottocommissione al lavoro su un testo di legge che raccoglie ed unifica i tre disegni di legge per il contrasto alla ludopatia già presentati ed a fine maggio, dopo le elezioni amministrative, dovrebbe essere portato in aula per l’approvazione.
Anche in Umbria vi saranno i soliti problemi di competenze, non tanto per quanto riguarda la necessità di intervenire, dato che la ludopatia è un disagio presente sul territorio, quanto per le competenze in capo ai Comuni, Regioni e Stato.
Sinora, anche in Umbria, chi ha provato ad approvare norme di contrasto al gioco spesso si è visto annullare gli operati dai TAR, le leggi regionali sono finite sotto la lente del Consiglio dei Ministri, e la Legislazione attuale non è aggiornata alle esigenze del momento.: la Regione, inoltre, si sta muovendo anche sul versante socio-sanitario con l’istituzione di attività di formazione e prevenzione.